Biopsia prostatica mirata in risonanza magnetica
La nuova frontiera nell’utilizzo clinico della Risonanza Magnetica Prostatica è quella di impiegare questa metodica al posto dell’ecografia come guida per eseguire la biopsia prostatica ed il centro di Abano Terme è stato il primo centro in Italia ad eseguire le biopsie prostatiche in risonanza. Il reale vantaggio di questo approccio è quello di eseguire uno studio bioptico “mirato” sulla neoplasia prostatica e non più un mappaggio alla cieca come si esegue normalmente con l’ausilio ecografico.
In questo modo si riducono il numero di prelievi bioptici (generalmente 1-2 contro i 12-24 eseguiti durante il mapping prostatico eco-guidato), si riducono drasticamente gli effetti collaterali derivanti dalla biopsia prostatica (sangue nelle urine, nello sperma e nelle feci, ritenzione urinaria, febbre) e si aumenta in modo significativo la possibilità di eseguire la diagnosi di neoplasia prostatica soprattutto nei casi di localizzazione del tumore in sedi non facilmente raggiungibili mediante i mapping prostatici tradizionali.
In accordo con le linee guida internazionali tale procedura è da riservare a pazienti che hanno eseguito uno o più sets bioptici ecoguidati risultati negativi e dove persista un ragionevole dubbio clinico di cancro della prostata.