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Tumore della Prostata

Il sistema robotico Da Vinci Si in dotazione al Policlinico di Abano è la terza e più aggiornata versione del Robot chirurgico.
Attraverso di esso viene eseguita la prostatectomia radicale laparoscopica robotica, un intervento in cui l’equipe di urologia del Policlinico di Abano ha sviluppato specifica competenza e ampie casistiche. Presso il centro di Abano l’intervento robotico è sempre preceduto da una risonanza magnetica spettroscopica della prostata che indica al chirurgo la strategia in funzione del volume prostatico, della conformazione della prostata e della stadiazione clinica del tumore.

In particolare con la risonanza viene studiato il rapporto del tumore con la capsula prostatica e con I fasci vasculo-nervosi circostanti. Se la stadiazione e i parametri clinici lo permettono, mantenendo un grado elevato di sicurezza oncologica, si potrà eseguire un intervento di prostatectomia radicale robotica con risparmio delle strutture nervose, vascolari e fasciali periprostatiche. Obiettivo dell’intervento di prostatectomia radicale robotica è dare al paziente la migliore cura oncologica con il minor trauma delle strutture periprostatiche, riducendo i tempi di degenza e permettendo una più rapida ripresa delle attività quotidiane. L’intervento avviene in anestesia generale e prevede l’inserimento nell’addome del paziente di alcuni trocars, ovvero cannule attraverso le quali vengono inseriti la telecamera e gli strumenti chiurgici laparoscopici che a loro volta vengono collegati alle braccia del sistema robotico Da Vinci.

L’intervento prevede la rimozione della prostata e delle vescicole seminali e, nei casi indicati, dei linfonodi regionali. Al termine della asportazione della prostata viene quindi eseguita la anastomosi uretro-vescicale, ovvero la ricostruzione della continuità tra uretra e vescica che viene necessariamente interrotta per asportare la prostata. Al termine dell’intervento viene posizionato un catetere vescicale mentre, salvo casi particolari, non viene posizionato nessun drenaggio addominale al fine di aumentare il confort post-operatorio del paziente e facilitare la ripresa della motilità intestinale. Il catetere viene normalmente rimosso dopo 72 ore e la dimissione del paziente avviene normalmente in terza giornata post-operatoria.

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