Chirurgia Esofagea
Distribuzione delle neoplasie dell’esofago presenta nella Regione Veneto un’incidenza più che doppia (13 casi per 100.000 abitanti/anno) rispetto alla media nazionale: tale diffusione è presente anche per le malattie non neoplastiche dell’esofago mentre studi recenti dimostrano l’incidenza della malattia da reflusso gastro-esofageo in circa il 10% della popolazione.
I pazienti trattati finora provengono prevalentemente da fuori regione, a testimonianza dell’alta professionalità del professore già organizzatore del Congresso 2000 della Società europea per le malattie dell’esofago.
Patologia benigna e maligna nonché reinterventi di operazioni non riuscite in altri nosocomi: su questo si focalizza l’attenzione e l’operatività del famoso cattedratico che ad Abano collabora con l’équipe di Chirurgia Generale e di Rianimazione diretta dal Dott. Giorgio Davià.
L’esofago è un organo tubulare di circa 30 centimetri che si interpone tra l’orofaringe e lo stomaco, ed è deputato alla deglutizione ed il passaggio del cibo dalla gola allo stomaco. Il bolo raggiunge la cavità gastrica ove ha inizio la digestione degli alimenti, sia chimica che meccanica. A sua volta lo stomaco (suddiviso in fondo, corpo, antro e piloro) è in continuità con il piccolo intestino. La caratteristica peculiare dell’esofago è il passaggio in tre distretti anatomici contigui, quali il comparto cervicale, toracico e addominale. Pertanto, le malattie di tale organo possono presentarsi con una moltitudine di segni e sintomi che spesso mimano patologie di altri distretti (faringe, mediastino, polmoni, ecc.). Esempi classici sono i disturbi del ritmo cardiaco, il dolore retrosternale o la tosse nella malattia da reflusso gastroesofageo. Ulteriore peculiarità di tale organo è la frequente comparsa di sintomatologia in fase tardiva (difficoltà o dolore alla deglutizione, pirosi), soprattutto nelle patologie di natura neoplastica.
Presso la Chirurgia Generale del Policlinico di Abano Terme è possibile avere una valutazione completa delle patologie funzionali e tumorali dell’esofago attraverso una diagnostica avanzata con strumentazione ad alto impatto tecnologico e la definizione dei migliori percorsi terapeutici di tipo medico, endoscopico o chirurgico.
PATOLOGIE TRATTATE
Malattie benigne
– Reflusso gastro-esofageo;
– Esofago di Barrett;
– Stenosi peptiche;
– Diverticoli esofagei;
– Leiomiomi;
– Acalasia o megaesofago;
– Ernie iatali;
– Ulcere peptiche;
– Altre malattie rare.
Malattie neoplastiche
– Tumore squamoso;
– Adenocarcinoma;
– GIST;
– Lesioni polipoidi;
– Tumori rari.
ACCERTAMENTI DIAGNOSTICI E STRUMENTAZIONE UTILIZZATA
– Endoscopia ad alta definizione con Zoom e NBI per rilevare le alterazioni più fini della mucosa normalmente non visibili;
– Endoscopia operativa (polipectomie, mucosectomie, dilatazioni, posizionamento di protesi)
– Ecoendoscopia con frequenza variabile;
– RX Transito prime vie digerenti;
– Ph-impedenziometria delle 24 ore;
– Manometria ad alta Risoluzione;
– Risonanza Magnetica Parametrica;
– TAC 640 multistrato;
– Radioterapia con il True Beam, l’acceleratore lineare più evoluto;
– Scintigrafia con pasto radiomarcato;
– Valutazione nutrigenomica (test del DNA);
– Visite anestesiologiche e cardiologiche se indicate.
ORGANIZZAZIONE ITER DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO
Salvo i casi in cui i Medici Curanti ritengano necessari da subito accertamenti specifici, il paziente potrà prenotare una visita presso gli ambulatori dedicati alle malattie dell’esofago (chirurgico o gastroenterologico/endoscopico).
Se saranno necessari degli accertamenti diagnostici, sarà cura dei nostri Specialisti prenotarli direttamente all’interno della struttura secondo percorsi prestabiliti.
Completato il percorso diagnostico, il caso sarà discusso tra gli esperti e quindi con il paziente.
Sarà redatta per il Medico Curante una relazione completa con la diagnosi ed i relativi consigli terapeutici.
In caso di patologia neoplastica questa sarà valuta in ambito multidisciplinare dal gastroenterologo, dal chirurgo, dal patologo e, se indicato, dall’oncologo e dal radioterapista.
La terapia suggerita potrà essere medica con programmazione di un eventuale follow-up di sorveglianza, endoscopica, chirurgica o chemio-radioterapica preoperatoria in caso di patologia maligna non operabile per prima intenzione.
Il medico di medicina generale sarà sempre aggiornato sulle procedure diagnostiche di follow-up consigliate.