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Home » Donazione di sangue cordonale ad uso autologo

Assicurazioni e fondi

Il sangue cordonale è il sangue che resta nei vasi cordonali e placentari dopo che il cordone ombelicale del neonato è stato reciso. Questo sangue, che normalmente viene scartato insieme alla placenta, ora può essere raccolto, conservato e donato. La donazione non comporta rischi né per la madre, né per il bambino; esso viene raccolto dopo la nascita del bambino e la raccolta può avvenire sia dopo il parto naturale sia dopo parto cesareo.

La normativa vigente nel nostro Paese consente la conservazione delle cellule staminali di cordone ombelicale per uso dedicato (al neonato o ad un consanguineo) presso banche esistenti sul territorio nazionale qualora esistano determinate condizioni:

•  patologie presenti nel neonato al momento della nascita o evidenziate in epoca prenatale o in un familiare stretto al momento della raccolta o pregresse e trattabili con le cellule staminali,

•  famiglie a rischio di avere figli affetti da malattie geneticamente determinate per le quali risulti appropriato l’utilizzo di cellule staminali da sangue cordonale.

Nell’opuscolo scaricabile sono disponibili tutte le informazioni relative al servizio.

 

DOVE RIVOLGERSI

Per chiedere l’autorizzazione all’esportazione del campione di sangue cordonale ombelicale per uso personale ai fini della conservazione presso Banche operanti all’estero, i soggetti diretti interessati (la madre o entrambi i genitori) devono rivolgersi alla Direzione Sanitaria nei seguenti orari

•  Dal lunedì al venerdi, ore 9.00-12.00

La modulistica che i soggetti devono consultare e compilare per la richiesta è la seguente (cliccare sui link per scaricare i moduli): 

•  modulo di richiesta di autorizzazione all’esportazione (Allegato B)

•  modulo informativo per la raccolta del consenso (Allegato C) 

•  materiale informativo prodotto dal Ministero della Salute (Allegato F) 

•  informativa e consenso sulla privacy (Allegato C)

 

I moduli devono essere debitamente compilati e sottoscritti e presentati entro 10 giorni dalla data presunta del parto.

Gli utenti devono seguire le indicazioni scritte all’interno del modulo di richiesta di autorizzazione all’esportazione (allegato B) 

La Direzione Sanitaria, verificata la conformità di quanto presentato, rilascia l’autorizzazione all’esportazione.

 

COSTI

I costi relativi alla richiesta e al rilascio dell’autorizzazione all’esportazione, alla raccolta, al trasporto e alla conservazione del campione di sangue cordonale presso Banche operanti all’estero sono a carico dei soggetti richiedenti diretti interessati.

La tariffa in Regione Veneto è di €300, come fissata dalla DGRV n. 2015 del 3/8/2010;

Presso il Policlinico Abano, per pagare la tariffa occorre recarsi al CUP negli orari di apertura previsti. Nei casi di mancata raccolta l’utente avrà diritto al rimborso della spesa recandosi presso gli sportelli stessi del CUP previa attestazione di mancato prelievo da parte dell’UO di Ginecologia e Ostetricia

Il personale medico ed ostetrico dell’UO di Ginecologia ed Ostetricia sottoporrà a counseling i genitori interessati fornendo loro tutte le informazioni relative agli aspetti tecnico professionali dal lunedì al venerdì previ accordi telefonici con la coordinatrice ostetrica del reparto.

La Casa di Cura garantisce la raccolta secondo procedure operative conformi agli standard internazionali e declina ogni responsabilità in merito alla qualità e alla quantità del campione biologico prelevato. La Casa di Cura NON garantisce che la prestazione possa essere espletata, qualora si verifichino circostanze contingenti che possano mettere a rischio la madre o il bambino, che hanno la priorità nel processo assistenziale. Inoltre il prelievo potrebbe non essere effettuato anche in quei casi in cui sia a rischio la salute di madri o bambini contemporaneamente presenti in sala parto.

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